Nunzio Tria

Nunzio Tria
Io Contro

TONI VOLPE

INTERZONA
tribute to William Burroughs
by
TONI VOLPE

musicista, attore, pittore, scrittore, fotografo


Toni Volpe, Laertino nato nel ‘63, bolognese d’adozione. Musicista negli anni ’80, prima con gli Yen, poi cantante con i Balkan Air con cui incide “Anni nel caos”, un CD prodotto da Roberto Colombo. Collabora con Antonella Ruggiero e in seguito è in tour in Europa e in ex URSS partecipando a vari festival internazionali. Nel 1997, sempre con i Balkan, vince il premio Recanati. Come autore scrive il progetto “Interzona”, dedicato a William Burroghs, che va in scena nel ’94 a Bologna in un importante festival d’avanguardia. Ha inoltre una carriera collaterale di fotografo e pittore. Ha pubblicato una retrospettiva per una casa editrice di Berlino. Nel 2003 partecipa con una sua canzone, cantata da Antonella Ruggiero, al Festival di Sanremo. Per il 2007 è previsto il suo debutto discografico da solista, una mostra della sua nuova produzione pittorica e un libro di sue “antipoetiche” riflessioni.



Toni Volpe

il mio mentore


Washing machine


apro l’oblò della lavatrice a gettoni

i capi colorati, tanto nero,

e un asciugamano color sabbia.

chiudo.

detersivo liquido blu, due tappi

anzi tre

anche quattro

ammorbidente all’aroma di pesca

color salmone

terribile

ritornerò al vernel celestino

impostazione macchina

temperatura, io vado sempre con la più calda

inserimento gettone

breve sbuffo

ora va.

ancora asciutta

avrò spinto troppo

ecco l’acqua

ora è a metà. bene.

un boxer nero in primo piano ruota

agganciato con un calzino

esattamente come i miei pensieri

sono seduto di fronte

e le sostanze tensioattive fanno il loro sporco lavoro

tra le fibre sintetiche e non

il maglione di lana sarà l’evento del pomeriggio

due taglie in meno come quello verde

carissimo

nonché firmato, mi sembra che si dica così

ho sempre trasgredito le istruzioni sull’etichetta

riesco ad infeltrire anche le lenzuola

e a mischiare il nero col bianco

poiché un nuovo grigio su di una t-shirt

non mi spaventa, né mi impensierisce granché

ooh, fase due

risciacquo

un attimo zitta

e gira di nuovo

verso la centrifuga

che è sempre stata la mia fase preferita

mi metto di fronte come al cinema

e all’improvviso il motore accelera

scagliando il bucato verso la volta di acciaio

la forza di gravità diventa

cinetica e poi centrifuga

e questo è niente, rispetto alla fase imminente:

sciorinamento!

?

il bucato saltella qui e là

e si stacca dai bordi del cilindro di metallo

cascando giù con il suo peso specifico

quando il motore si ferma

ho una fanta amara in mano

e una sigaretta spenta nell’altra

ripiegare il tutto mi annoia

è come fare le valigie

è finita. quasi x sempre.

e vai da un’altra parte

con una parte di te stesso più pulita

pronto a sporcare tutto da capo

accendo la sigaretta rigorosamente fuori

poiché il proprietario della lavanderia è americano

e mi ricorda del cancro appena vede il pacchetto nella tasca

schivo le merde dei cani col trolley

e do un’occhiata ai manifesti sui muri

mi serve del pane, per stasera

gli altri portano il vino

ahh, il latte

per domani mattina.

ora vado davvero.


Washing machine, di TONI VOLPE

Tratto da Antologia dei Poeti laertini

"Di Noi le Urla e i Canti" 2006



Love is the devil


ho visto un film

e mi sono tatuato il titolo sul braccio destro

è la biografia del pittore inglese francis bacon

e del suo amore tossico per il suo amato george

uno shock

ho capito la sua pittura in un attimo

ed il perché dei corpi decomposti

come quarti di bue

nel mattatoio della passione

i volti come statue di cera vicino al fuoco

carcasse di cani al sole lungo la strada

scheletri di zebre dilaniate dalle iene

il corpo mummificato di alcuni santi

il sangue che schizza sul ring

dei pugili nell’ultimo terribile round

e gabbie di ferro

lampadine al tungsteno

scimmie che si accoppiano

amplessi bestiali in un peep show

lucido per scarpe nero

dall’intenso odore di resina

e gin tonic

un toro nell’arena perde sangue dalla gola

e la folla eccitata applaude

in giro per i club a londra

nico dei velvet underground suona l’harmonium

sotto metadone

this is the end

my only friend

the end

francis rincorre george sulla terrazza di un hotel

e poi lo scopre a casa con uno skin biondo

lo caccia via per l’ennesima volta

forse l’ultima

lui ritorna a bussare alla porta

fuori piove

l’artista vecchio è stanco

e non aprirà mai più.



Tratto da Antologia dei Poeti laertini

"Di Noi le Urla e i Canti" 2006



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