Toni Volpe, Laertino nato nel ‘63, bolognese d’adozione. Musicista negli anni ’80, prima con gli Yen, poi cantante con i Balkan Air con cui incide “Anni nel caos”, un CD prodotto da Roberto Colombo. Collabora con Antonella
Toni Volpe
il mio mentore
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Washing machine
i capi colorati, tanto nero,
e un asciugamano color sabbia.
chiudo.
detersivo liquido blu, due tappi
anzi tre
anche quattro
ammorbidente all’aroma di pesca
color salmone
terribile
ritornerò al vernel celestino
impostazione macchina
temperatura, io vado sempre con la più calda
inserimento gettone
breve sbuffo
ora va.
ancora asciutta
avrò spinto troppo
ecco l’acqua
ora è a metà. bene.
un boxer nero in primo piano ruota
agganciato con un calzino
esattamente come i miei pensieri
sono seduto di fronte
e le sostanze tensioattive fanno il loro sporco lavoro
tra le fibre sintetiche e non
il maglione di lana sarà l’evento del pomeriggio
due taglie in meno come quello verde
carissimo
nonché firmato, mi sembra che si dica così
ho sempre trasgredito le istruzioni sull’etichetta
riesco ad infeltrire anche le lenzuola
e a mischiare il nero col bianco
poiché un nuovo grigio su di una t-shirt
non mi spaventa, né mi impensierisce granché
ooh, fase due
risciacquo
un attimo zitta
e gira di nuovo
verso la centrifuga
che è sempre stata la mia fase preferita
mi metto di fronte come al cinema
e all’improvviso il motore accelera
scagliando il bucato verso la volta di acciaio
la forza di gravità diventa
cinetica e poi centrifuga
e questo è niente, rispetto alla fase imminente:
sciorinamento!
?
il bucato saltella qui e là
e si stacca dai bordi del cilindro di metallo
cascando giù con il suo peso specifico
quando il motore si ferma
ho una fanta amara in mano
e una sigaretta spenta nell’altra
ripiegare il tutto mi annoia
è come fare le valigie
è finita. quasi x sempre.
e vai da un’altra parte
con una parte di te stesso più pulita
pronto a sporcare tutto da capo
accendo la sigaretta rigorosamente fuori
poiché il proprietario della lavanderia è americano
e mi ricorda del cancro appena vede il pacchetto nella tasca
schivo le merde dei cani col trolley
e do un’occhiata ai manifesti sui muri
mi serve del pane, per stasera
gli altri portano il vino
ahh, il latte
per domani mattina.
ora vado davvero.
Washing machine, di TONI VOLPE
Tratto da Antologia dei Poeti laertini
"Di Noi le Urla e i Canti" 2006
Love is the devil
ho visto un film
e mi sono tatuato il titolo sul braccio destro
è la biografia del pittore inglese francis bacon
e del suo amore tossico per il suo amato george
uno shock
ho capito la sua pittura in un attimo
ed il perché dei corpi decomposti
come quarti di bue
nel mattatoio della passione
i volti come statue di cera vicino al fuoco
carcasse di cani al sole lungo la strada
scheletri di zebre dilaniate dalle iene
il corpo mummificato di alcuni santi
il sangue che schizza sul ring
dei pugili nell’ultimo terribile round
e gabbie di ferro
lampadine al tungsteno
scimmie che si accoppiano
amplessi bestiali in un peep show
lucido per scarpe nero
dall’intenso odore di resina
e gin tonic
un toro nell’arena perde sangue dalla gola
e la folla eccitata applaude
in giro per i club a londra
nico dei velvet underground suona l’harmonium
sotto metadone
this is the end
my only friend
the end
francis rincorre george sulla terrazza di un hotel
e poi lo scopre a casa con uno skin biondo
lo caccia via per l’ennesima volta
forse l’ultima
lui ritorna a bussare alla porta
fuori piove
l’artista vecchio è stanco
e non aprirà mai più.
Tratto da Antologia dei Poeti laertini
"Di Noi le Urla e i Canti" 2006
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