Nunzio Tria

Nunzio Tria
Io Contro


DAL TRAMONTO ALL’ALBA - …dove dormire i sogni…

Una Maratona Poetica che raduna quaranta autori proveniente da tutta la Puglia.

Massafra (Ta) dalle ore 19.00 di sabato 30 giugno al mattino del 1° luglio 2012, presso Caffetteria "Alla Tazza d'oro", Piazza Garibaldi.

La manifestazione riprende le sperimentazioni culturali degli anni Settanta.
Ogni autore avrà un quarto d'ora per recitare propri testi o di autori noti.

Lo spettacolo, unico nel suo genere per durata e intenzioni, mira a stimolare il grande pubblico alla lettura, ad avvicinarsi al teatro, ad immergersi per qualche ora nel fantastico mondo dei valori esistenziali.

Libera partecipazione del Pubblico


2° Appuntamento con i Classici
Sabato 21 gennaio 2011, ore 19.00
Lo Studio d’Arte “AI QUATTRO VENTI”,
Via Toscana 11, Taranto,
presenta

APOLOGIA di SOCRATE
riduzione e adattamento di Nunzio Tria
con:
Dino D’APRILE, voce narrante
Nunzio TRIA, Socrate

Interventi poetici di:

Letizia GANGEMI
Ornella CARRINO

Coordina:

Laura MANISCALCO BLASI

Serata magica a Crispiano


“Stasera l’eclissi è più terribile…”
Due indimenticabili performance dei Poeti
NUNZIO TRIA
e GIACOMO SALVEMINI
Venerdì 9 dicembre 2011, ore 19.00
Vecchia Chiesa, Viale Unità d’Italia, Crispiano (Ta)
Coordina Anna SORN
Organizzato dal Comune di Crispiano,Assessorato alla Cultura.

STASERA L’ECLISSI E’ PIU’ TERRIBILE…

Letture poetiche di

NUNZIO TRIA
e GIACOMO SALVEMINI

Venerdì 9 dicembre 2011, ore 19.00
Vecchia Chiesa, Viale Unità d’Italia, Crispiano (Ta)
Coordina Anna SORN
Organizzato dal Comune di Crispiano,
Assessorato alla Cultura.


Nunzio Tria
Nato a Castellaneta nel ‘56. Vive e lavora a Laterza.
Definito “il poeta maledetto” per il suo slang ruvido e dissacrante, ha scritto tre raccolte di poesie: “Io Contro”, poesie, 1994 - “Sconcetti”, poesie, 1997 - “Enucleo”, poesie, 2004.
Ideatore e curatore della prima Antologia di Poeti Laertini, “Di Noi le Urla e i Canti”, poesie, 2006.
Fondatore e direttore de “il mal’occhio”, volantone di disinformazione locale: mensile laertino.
Nel 1998 partecipa alla Lettura dei Poeti Mediterranei, “I Poeti per la pace”, con Tito Patrikios, Jabbar Yassin, Izet Sarajlic, Giuseppe Goffredo e altri.
Progetta e dirige la rassegna poetico-teatrale “Disfonie, pura azione poetica urlata sottovoce, per dare fiato alla nostra terra”- Laterza.
E’ inserito nelle Antologie:
“L’Anemone e la Luna”, quaderni dei Poeti La Vallisa, 2001;
Antologia dei Poeti pugliesi contemporanei “L’inquieta Armonia” – Portofranco; 2002;
“La Parola Incantata”, quaderni dei Poeti La Vallisa, 2003;
“Nel Corpo della Parola”, La parola del corpo -70 Voci dall’Eros
2011 - Edizioni Le Nuvole – Teatro Roma.
Vincitore di premi nazionali di letteratura, partecipa a numerosi readings di poesia, personali e collettivi, in diverse parti d’Italia.
Alcuni suoi testi sono stati tradotti in francese, greco e hindi.
Fondatore e regista della “Compagnia Teatro Instabile” di Laterza.
Nel 2008/09 progetta e dirige laboratori di lettura poetica nelle scuole medie inferiori e superiori.
Attualmente sta curando, per dare alle stampe, l’Antologia dei Poeti jonici.

n. t.
“L’incontro con la Poesia risale all’età dell’infanzia, e credo che sia stata Lei a cercarmi e salvarmi. Da allora non ho fatto altro che occuparmi di Lei; ma Lei mi sfugge sempre e non si lascia mai prendere”.
“Chissà cos’è davvero Poesia? Una possibilità? Il risultato di una disfunzione neuronale? Un atto d’amore? Una forma di comunicazione anima(le)? Vigliaccheria, finzione? L’effetto collaterale di una sindrome ignota? “La confessione che la vita non basta”? Sensibilità? Forza? Fallimento? Grandezza? Carne? Stupidaggine? Sangue? Debolezza? Suicidio?”.


NUOVI INCONTRI
Biblioteca Civica “Carlo Natale”

Bimestrale di Cultura, Informazione, Attività amministrativa, Politica, Turismo e Sport ___a cura del Comune di Crispiano – Ta

Giovedì 12 gennaio 2012

Home Cultura
"Stasera l'eclisse è più terribile" di Tria e Salvemini”

Due voci per una serata dedicata alla poesia, quella di Nunzio Tria e quella di Giacomo Salvemini.
Ad ospitare il loro “ nòstos “ la Chiesa Vecchia di Crispiano, centro del Vallone a levante del quale, lungo le sponde scoscese, ancora permangono le grotte che ospitarono i primi nuclei abitativi che di qua dettero origine ad un paese che ormai si espande a perdita d’occhio per ogni parte, come da un centro propulsore.
Non è la prima volta che i due poeti propongono le loro performances, pur non essendo di Crispiano, qua hanno trovato il loro paese di elezione: Tria, per i legami di stima e di frequentazione; Salvemini, per la residenza trentennale e per l’inserimento totale nel tessuto sociale.
L’iniziativa culturale, avvenuta il 9 Dicembre, patrocinata dal Comune, dall’assessorato alla Cultura, dalla Biblioteca Civica “ C. Natale “ ha dato l’avvio alle tante del periodo natalizio.
Ogni volta i loro “ritorni” hanno significato condivisione e verifica…, per poi ripartire e affrontare altri viaggi…
Poeti e appassionati di poesia, essi sono consapevoli che la poesia può offrire occasioni di cambiamento, non dettate però da ipotesi astratte, ma da dettami della ragione e della fede, del genio e del come la poesia è cammino verso la verità della vita e dell’arte, come aspirazione a quella che, nella sua complessità, potrebbe definirsi aspirazione alla bellezza, luce della mente e del cuore.
Non a caso lo slogan della locandina d’invito recitava “ Stasera l’eclisse è più terribile”, dove l’eclisse esprimeva metaforicamente il buio che tenta di fagocitare la luce, la quale, sfuggendo comunque alle tenebre più oscure come onda di piena dall’argine, può riaprire alla speranza.
La poesia è fonte di quella luce di speranza, perché energia suggestiva capace di gettare lo sguardo sul fondo misterioso ed infinito dell’essere.
La poesia è quel sentire della coscienza umana che riesce ad “aprire una porta lungo il muro” a dirla con Umberto Saba.
E se gli antichi esorcizzavano le eclissi con i miti e le leggende e intanto osservavano attentamente gli eventi, consapevoli che c’è un’immensità che sfugge alle convinzioni più immediate e spesso più subdole.
Chi vive il tempo presente minimizza o sottovaluta, non le eclissi, ma il buio di certi momenti di crisi e non approfondisce, non integra, non si propone di ricercare la sintonia perduta, il senso della sua esistenza e la sorgente della luce oscurata.
Certo la poesia, intesa come aspirazione alla bellezza, non salvò neppure il principe Muskin, che ne profetizzava la forza rivoluzionaria nell’ “Idiota” di Dostojevskij, né tanto meno il mondo.
Nonostante ciò, uno studioso della teoria di Muskin ha affermato che “Può conciliare però le parti ed educare ad un’armonia interiore e collettiva”.
Nunzio Tria e Giacomo Salvemini, pur nella differenza degli stili e delle ispirazioni, alla capacità taumaturgica della poesia, tendono.
La sera del 9, lo hanno dimostrato con la lettura dei loro testi.

Autrice: Anna Sorn
Copyright "Biblioteca civica C.Natale"
Comune di Crispiano Taranto
NEL CORPO DELLA PAROLA
La parola del corpo

70 Voci dall’Eros
Edizioni Le Nuvole – Teatro
Roma

Ottobre 2011

70 Poeti italiani si confrontano sul tema dell’eros,
tra questi Nunzio Tria

Ed è manifesto che il corpo
secondo natura e con utilità sua,
obbedisce all’anima

Aristotele

“Su tale esplicito presupposto nasce l’idea prima, e il progetto poi, della presente “Opera a più voci” che raccoglie Settanta autori del territorio nazionale sul tema comune dell’Eros, tema quanto mai presente nell’uomo di sempre”.
A cura di Giovanni Amodio
Copertina, retrocopertina e logo di Grazia Lodeserto.

Reunion di PITTORI & POETI
Domenica 18 settembre ore 17.00
Masseria Triglie, Crispiano (Ta)

Premiazione - Taranto, 10 settembre 2011

1° Concorso Nazionale di Poesia
A come Amore
Indetto dall’Associazione Culturale “Lux Magica” di Taranto

Primo Premio
a “L’amore è un lupo che sanguina nella neve
di Nunzio Tria

Motivazione della Giuria
“La lunga teoria di definizioni dell’amore, scandita con eccellenza di epigrammatiche varianti, fuori da ogni precedente e abusata scrittura, si dipana in innovative scansioni legate alla poesia di ricerca, per innervare il motivo consueto entro visionarie, simboliche ed emblematiche accezioni.
Non manca il sottile senso dell’ironia che sfocia a sorpresa nell’ultimo verso “ Si può anche fumare”, condizione quotidiana nella quale l’amore diviene quanto mai reale.
La qualità del verso prolunga volutamente il moltiplicarsi dei sensi e si restringe perentorio, quando si rende sferzante e netto”.
Il Presidente
Giovanni Amodio


L'Amore è un lupo che sanguina nella neve



L’amore crede alle giraffe che scìano
e la minestra è sempre squisita

L’amore è pioggia di miele sulle farfalle
e la terra prende a vibrare

L’amore è un fiore nel becco di una rondine
su un cavo elettrico nella nebbia

L’amore è una tenda sollevata dal vento

L’amore è ceramica, fragole, smarrimento
è una schiena nuda che ti dorme accanto

L’amore è di se stesso il nutrimento
non chiede nulla, ma esige tanto

L’amore è gioia, struggimento, delirio, compassione, vendetta, perdono…
L’amore è mistero!

L’amore è una sindrome da cui si guarisce
soltanto quando l’amore finisce

L’amore è un lupo che sanguina nella neve

L’amore è fette di cuore sugli occhi;
occhi solo per te
L’amore è amore, fin che ce n’è

L’amore è fuori del tempo e della democrazia
ama le imperfezioni in perfetta follia

L’amore è un fausto approccio all’esistenza
una pantomima del giogo infinitamente bella
di mani, di occhi, di fiato e di altre opzioni top secret

L’amore è sublime fatica di pietre e saliva
un tragico riposo di zucchero e pistole…
e tutt’intorno satiri e santi che danzano nel blu

L’amore sei tu:
un coltello piantato nel petto
un supremo stato di grazia
l’universo incarnato nel letto

L’amore è voler morire prima dell’altro,
per non dover poi morire della sua morte

L’amore è un lupo che sanguina nella neve

L’amore è amore,
e dopo l’amore…

si può anche fumare.


Nunzio Tria